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“A volte magari esci di casa giù di morale, poi una persona ti saluta, ti fa un sorriso e ti senti meno solo.
Così come quando vado nei centri per gli anziani ad aiutare. Detta così può mettere tristezza, invece, vedere una persona che fa qualche progresso, che esce dal suo guscio, che ti comunica quello che prova, ecco. Ti cambia la giornata.
Pensare che la felicità sia uno stato d’animo costante credo sarebbe uno sbaglio, perché per la natura stessa dell’uomo sarebbe impossibile.
Anche perché poi diventerebbe un’abitudine e perderebbe di significato”.
[“Il derubato che sorride ruba qualcosa al ladro”] cit.