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“Ho fatto l’insegnante per 40 anni, non ho mai faticato a trovare lavoro, avevo la scuola a due passi da casa. I miei genitori, sebbene persone semplici, hanno sempre avuto un occhio rivolto al futuro, mi hanno permesso di studiare, di viaggiare, di costruirmi la mia strada.
La felicità a 70 anni non è la stessa di quella a 20, ma la mia serenità di oggi deriva dalle scelte che ho preso in passato.
Molte volte è anche entrata in gioco la fortuna. A partire da quella volta in cui dimenticai la valigia sul treno mentre ero diretta a Bologna. Ero scesa a Firenze per telefonare e, quando ritornai al binario, il treno era già partito. Il problema più grande era che avevo lasciato a bordo anche la valigetta dell’agenzia di viaggi per cui lavoravo in quel periodo. Destino fu che i miei dirimpettai sul vagone erano due poliziotti, i quali, non avendomi visto tornare avevano capito che avevo perso il treno. Quando mi rivolsi alla Polizia Ferroviaria mi dissero: “Signora, prenda il primo treno per Bologna, i suoi bagagli sono già là”.
Questo è un esempio sciocco, ma le coincidenze hanno contrassegnato molti momenti della mia vita, anche più seri e importanti.
Ho avuto spesso la fortuna di incontrare le persone giuste al momento giusto e, ancora una volta, è successo oggi”.
[La vita è fatta di 4 o 5 giornate che cambiano tutto quanto] cit.